J League Winning Eleven 2007 Club Championship è l'ennesima versione della famosa serie calcistica Konami, ormai innumerevole come episodi disponibili. E, come sempre avviene ad Agosto, è in esclusiva per i giocatori nipponici, dedicato principalmente alla presenza delle due serie calcistiche giapponesi, a quella coreana, ma senza trascurare anche i campionati europei più importanti, a cominciare da quello italiano, aggiornato purtroppo (come tutti quelli del vecchio continente) alla stagione passata 2006-2007.
L'interesse per noi europei per queste versioni nipponiche delle saga Konami è duplice: da un lato generalmente sono leggermente migliori tecnicamente ed anche un pelino più giocabili rispetto alla controparte europea, e dall'altro rappresentano un "antipasto" di cosa sarà la successiva versione di Pro Evolution Soccer, derivata direttamente da quella J League, ed anche quest'anno non mancano spunti notevolmente interessanti.
Ma, innanzitutto, va esaminata la parte tecnica del gioco, da sempre uno dei punti di forza della serie. E neanche questo WE 2007 J League delude, sotto questo aspetto. L'impatto visivo è quello classico, molto simile a Pes 6. In generale, la solita qualità grafica, solite splendide animazioni con aggiunta di qualche nuova chicca, come le collisioni migliorate fra i vari calciatori e che danno ua sensazione di "durezza" maggiore, soprattutto nei contatti in area (compresi i falli in attacco), migliori spostamenti laterali, una gestione dei dribbling e del controllo di palla migliorata. Ma soprattutto la fisica e la gestione dei tiri è finalmente diventata perfetta. Da cosa lo si nota? Beh, quando ciò avviene (e non sempre è avvenuto, soprattutto nelle versioni europee di PES), appena si è premuto il pulsante di tiro si ha già la precisa sensazione di dove andrà a finire la palla, se all'incrocio dei pali o in curva. In sostanza, è come se il dito del giocatore e il "piede" virtuale del calciatore fossero davvero tutt'uno.
Il motore di gioco gestisce la grafica in maniera eccellente, senza particolari difetti, ma questo è vero solo per le modalità "classiche". Se si sceglie di giocare con quella "Fantasista" (di cui parleremo dopo) si notano invece dei vistosi rallentamenti, collegati probabilmente alla difficoltà di gestione delle migliori visuali collegate all'unico giocatore da controllare in campo.
Il resto del "contorno" grafico è praticamente il solito, con alcuni calciatori dai volti più riconoscibili ed altri meno, ma sostanzialmente non ci si discosta da quanto visto in PES 6 (per esempio, Stankovic e Ibrahimovic assolutamente non somiglianti nel volto, Crespo, Maldini, Del Piero in versione rasata e molti altri sì). Stesso discorso per le maglie da gioco delle squadre: perfettamente riprodotte quelle delle squadre di cui Konami ha la licenza, mentre solo simili nei colori quelle "inufficiali". Tutte, comunque, sono quelle della stagione passata, la 06-07, con sponsor e loghi vecchi.
L'aspetto sonoro è un altro dei punti ormai classici del gioco in versione nipponica. Le solite voci di Kabira e Nakanishi esprimono i commenti nel giapponese pittoresco ed enfatico che tutti gli appassionati della serie ormai conoscono. In più, sono presenti i cori per le varie squadre, fra cui i più simpatici e riusciti sono quelli delle squadre giapponesi, mentre per le altre si tratta di ascoltare ritornelli noiosi e poco piacevoli.
Ma il piatto forte di tutti i giochi della serie è la giocabilità, ed anche questo WE 07 J League non fa eccezione. Come accennavamo prima, l'estrema qualità dei giochi della serie si è arricchita di un sistema di controllo dei tiri e dei cross estremamente migliorato, che rende gli attacchi davvero soddisfacenti. Ma anche la generale IA dei giocatori è stata livellata in meglio, con delle evidenti correzioni che portano un buon miglioramento nel gioco. L'unica pecca riguarda ancora la qualità dei portieri, troppo "instabili" nel comportamento, a volte eccezionali, a volte davvero irritanti.
La novità più esaltante in termini di divertimento è però l'introduzione dell'opzione "Fantasista", che sarà probabilmente il primo esperimento di ciò che Konami ha in mente da molto tempo: una simulazione di partita reale con undici giocatori contro undici collegati in rete contemporaneamente. In questo caso ci si deve accontentare di impersonare un singolo calciatore, la cui scelta e ruolo va fatta all'inizio della modalità. Da quel momento in poi, durante la partita si impersonerà solo e soltanto quello, gestendolo con una visuale singola "sul campo", un pò come avveniva nel vecchio titolo Namco Libero Grande per PsOne di un bel pò di annetti fa. All'inizio si è un pò spaesati da questo radicale cambio di visuale e di ruolo, ma dopo un pò ci si sente davvero come su un campo di calcio vero, anche se qualche rallentamento e le inquadrature spesso non perfette delle telecamere infastidiscono un pò. Ed alla fine tale modalità risulta uno stimolo ed una sfida divertente in più da affrontare, che garantisce un bel pò di longevità in più.
Per il retso, le competizioni presenti sono quelle classiche della serie, a cominciare dalle amichevoli, per passare alla Master League, ai vari campionati, alle coppe ed al World Tour. Tutte cose ben conosciute ed apprezzate dai fans. Le squadre presenti sono quelle della J League 1 e 2, della massima serie Coreana del Sud, e poi quelle di prima divisione inglesi (senza licenza di nomi ufficiali, ma con la presenza dei calciatori reali), italiane, spagnole, francesi, olandesi ed in più altre squadre sparse, far cuii si segnalano la Juventus, River Plate, Internacional di Porto Alegre (con Pato), l'America di Città del Messico, il Red Bull Salisburgo di Trapattoni, l'Anderlecht, il Porto e molte altre. Copmpletamnente assenti, invece, le squadre nazionali.
Va ripetuto però che le rose dei club sono aggiornate allo scorso campionato, e perciò nella serie A italiana ci sono ancora il Chievo, il Messina e l'Ascoli, così come i vari calciatori sono quelli del 2006-07, anche se rispetto a PES 6 sono state aggiornate le rose al mercato di Gennaio 07 (per esempio, Ronaldo è al Milan), così come le formazioni sono state adeguate al camnpionato scorso (Crespo al posto di Adriano nella formazione base dell'Inter, fra l'altro).
Una chicca per i soli appassionati giapponesi riguarda la presenza di un'opzione storica che consente di vedere i dati delle varie formazioni nipponiche e coreane, dalla loro fondazione ai gironi nostri, con tanto di indirizzo e sede sociale.
Insomma, con J League Winning Eleven 2007 Club Championship Konami fa di nuovo centro, grazie anche alle innovazioni apportate ed alla perfetta evoluzione del sistema di tiri e di cross, ormai perfetto (e speriamo che lo rimanga anche in PES 2008). E la modalità Fantasista è la classica ciliegina sulla torta, un'opzione forse difficile da interpretare all'inizio, ma formidabile dopo (immaginate di essere Inzaghi che sta sempre sul filo della linea di fuorigioco per cercare di eluderla..). Insomma, un grande gioco, che purtroppo ha il difetto di essere completamente in giapponese e di avere ancora le squadre 06-07. Ma si tratta, in fondo, solo di dettagli.
Fonte: Playreview
